dalle 15:00 alle 17:00
Relatore: Prof. Salvatore Camposeo, Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali, Università di Bari
Introduce: Prof. Luca Sebastiani, Centro di Ricerca in Produzioni Vegetali, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Argomento proposto da: Pier Riches dell’azienda Montemelino in Umbria e membro della Planet O-live Academy
Più cultura per ettaro: messaggi chiave
1- L’olivicoltura è un settore dell’agricoltura che non ha ancora iniziato (o ha iniziato da poco) un suo percorso di innovazione per quanto riguarda le attività in campo, mentre per le attività di frantoio le innovazioni di processo sono già iniziate da tempo.
2- L’introduzione del Super-intensivo è uno degli elementi che segnano il passaggio da una olivicoltura tradizionale a una più moderna e efficiente e che smentisce molti preconcetti preesistenti.
3- Il Super-intensivo comprende anche la meccanizzazione delle attività di potatura e raccolta, con conseguente aumento della redditività delle piante e valore economico delle tenute.
4- Non tutte le cultivar sono adatte al Super-intensivo. Esistono però nuove cultivar geneticamente modificati fra cultivar italiane ed estere.
5- Il made in Italy si definisce non tanto dall’origine geografica della cultivar, ma da prodotto coltivato e lavorato in Italia; infatti per la qualità del prodotto finale, terreno e clima sono fondamentali.
6- Come in tutte le attività imprenditoriali, anche le coltivazioni con Super-intensivi necessitano di una cultura e un approccio imprenditoriale, che tenga in conto anche dei supporti tecnici e scientifici.