PROGETTI

L’Economia Circolare

L’Economia Circolare

Nella Planet O-live Academy il gruppo di ricerca guidato dal prof. Servili dell’Università di Perugia ha il ruolo di contribuire a riscrivere la catena del valore della trasformazione in frantoio e dare nuova vita a quelli che ad oggi sono “scarti di produzione”, come le acque di vegetazione, che seppur considerate un sottoprodotto sono estremamente ricche in polifenoli.

Queste pratiche virtuose e all’avanguardia verranno poi divulgate nei network Confagricoltura e Assoprol e andranno a costituire il “Manifesto dell’olivicoltura Sostenibile”.

Obiettivo

Valorizzare i sottoprodotti dell’estrazione meccanica degli oli vergini di oliva (sanse vergini, acque di vegetazione e foglie), che contengono di fatto fino al 98% dei composti fenolici bioattivi del frutto dell’oliva, studiandone possibili utilizzi e conseguenti vie di valorizzazione, per diminuire gli sprechi e il conseguente impatto ambientale e trovare nuovi sbocchi commerciali in altri settori produttivi.

L’economia circolare del dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università di Perugia

Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università di Perugia è, insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, un componente fondamentale della nostra Planet O-live Academy. Il suo team di ricerca guidato dal Prof. Servili sta mettendo a disposizione dell’intera filiera tutta l’esperienza e le competenze per andare insieme in direzione di un’olivicoltura sostenibile a livello ambientale ma anche economico. 

In particolare, condivide con noi l’esigenza di un’economia circolare in cui la pratica del recupero dei prodotti cosiddetti “di scarto” viene effettuata non solo per diminuire gli sprechi e il loro impatto ambientale, ma anche per portarne alla luce possibili diversi utilizzi e studiarne le vie di valorizzazione. Ci riferiamo, come detto sopra, alla valorizzazione dei sottoprodotti dell’estrazione meccanica degli oli vergini di oliva.

Il progetto con UniPG è partito dal processo di recupero e di parziale purificazione dei composti fenolici bioattivi contenuti nelle acque di vegetazione, in forme utilizzabili industrialmente.

Nello specifico, lo studio evidenzierà:

  1. l’ottimizzazione dei processi di estrazione e parziale purificazione dei composti fenolici in chiave di tecnologie applicate e potenziale valore economico del prodotto;
  2. le possibili applicazioni in ambito alimentare e cosmetico, in un’ottica di economia circolare.

Prossimi passi

Allargare la sperimentazione dalla fase lab scale alla fase pilot scale.

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