I dati sull’inquinamento e il surriscaldamento globale parlano chiaro: per tutelare il Pianeta e i suoi abitanti urge un cambio di mentalità. La chiave è far sì che i nostri gesti quotidiani – anche i più piccoli – siano più consapevoli, in modo da dare nuovo valore alle nostre abitudini e al loro impatto sull’ambiente.
Dagli acquisti ai metodi di cottura, dall’utilizzo degli elettrodomestici fino alla produzione dei rifiuti, se vuoi portare un po’ di sostenibilità in cucina, puoi partire da questi semplici consigli!
Sostenibilità in cucina: da dove cominciare?
Negli ultimi anni, quello della sostenibilità è diventato un tema caldo, fulcro delle discussioni di politici, ambientalisti e media di ogni tipo. Il motivo è semplice: la tutela dell’ambiente è una questione che coinvolge tutti. Sebbene alcuni aspetti del mercato facciano ancora fatica a sviluppare metodi produttivi meno impattanti, il cambiamento può partire proprio dal consumatore, attraverso scelte più responsabili nell’acquisto e nel consumo di cibo.
Secondo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, la definizione di alimentazione sostenibile è infatti questa: un’alimentazione caratterizzata da un basso impatto ambientale, economica, accessibile e culturalmente accettabile.
Se volessimo creare un decalogo dell’alimentazione sostenibile, sarebbe composto da queste semplicissime regole:
- Riduci gli sprechi di cibo, utilizzando anche gli scarti
- Metti nel carrello solo ciò che sai di poter consumare
- Preferisci prodotti che non hanno imballaggio in eccesso
- Scegli frutta e verdura di stagione
- Opta per cibi con filiera produttiva controllata, certificati o poco processati
- Riutilizza gli avanzi per altre ricette
- Congela le porzioni in eccesso o i prodotti in scadenza
- Riduci il consumo di carne e derivati animali
- Scegli metodi di lavaggio e cottura a risparmio energetico
- Conserva gli alimenti in contenitori o imballaggi riutilizzabili
Questi consigli sono fondamentali per il rispetto della salute, dell’ambiente e delle persone che fanno parte della filiera produttiva, motivo per cui c’è un forte legame tra alimentazione sostenibile ed educazione civica.
Tutto inizia da una spesa più attenta
Per capire nel concreto cos’è l’alimentazione sostenibile e come adottarla nel quotidiano, si può partire dalla spesa. Non è rilevante solo ciò che compri, ma anche ciò che scegli di lasciare sullo scaffale. Organizza i pasti della settimana in modo da sapere subito ciò di cui hai bisogno e procedere con degli acquisti mirati. In questo modo ridurrai gli eccessi e gli sprechi di cibo.
Acquista frutta e verdura locali e di stagione, meno costose e meno impattanti dal punto di vista ambientale. I prodotti agricoli fuori stagione sono il risultato di un uso massiccio di pesticidi e anticrittogamici, e devono essere coltivati all’interno di serre alimentate ad energia elettrica. Valorizza i piccoli produttori locali per sostenerli economicamente e favorire un’agricoltura equa, riducendo il rischio di sfruttamento dei braccianti.
Scegli inoltre prodotti non confezionati, che producono meno emissioni rispetto a quelli lavati e imbustati in una catena di montaggio.
A causare una massiccia emissione di gas serra sono anche gli allevamenti intensivi di carne e pesce, responsabili dello sfruttamento di numerose specie e dell’uso di antibiotici. Riduci l’acquisto di prodotti di origine animale a favore di alternative vegetali, oppure opta per allevamenti certificati, possibilmente piccoli e locali.
In genere è bene acquistare il meno possibile alimenti processati, ripiegando su quelli realizzati con pochi ingredienti o su ricette fai-da-te. Acquistare prodotti vicini alla data di scadenza, infine, è un ottimo modo per risparmiare qualche soldo, ma è consigliato solo se hai la certezza di poterli consumare in tempo.
Attenzione agli sprechi di cibo, acqua ed energia
Uno dei principali nemici dell’alimentazione sostenibile è lo spreco alimentare. Per evitarlo è sufficiente conoscere gli ingredienti e mettere in campo un po’ di fantasia. Alcuni prodotti (anche le parti meno nobili di carne e pesce) possono essere riutilizzati senza sforzo per ricette gustose, come frittate, zuppe e sughi. Recupera i gambi e le foglie commestibili di alcuni ortaggi (carciofi, rape, carote, broccoli e molti altri), per utilizzarli in altre ricette, ed evita di buttare l’acqua di cottura delle verdure, ottima per preparare brodi e minestre o per cuocere la pasta!
Prepara porzioni adeguate, a meno che tu non sia sicuro di poter consumare anche gli eccessi. Congela gli eventuali avanzi, per consumarli in seguito e controlla sempre ciò che hai in frigorifero, per evitare che i cibi invecchiati o scaduti vadano buttati.
Lo spreco d’acqua può essere invece evitato aprendo il rubinetto solo quando necessario e riciclando l’acqua di lavaggio di frutta e verdura per le piante.
Anche l’acqua di cottura della pasta può essere conservata: ricca di amidi, ha proprietà sgrassanti eccellenti per sciacquare i piatti. Evita di lavare a mano questi ultimi e usa invece una lavastoviglie a pieno carico con cicli ECO.
È infine buona norma utilizzare il coperchio per ridurre la dispersione del calore e adottare sistemi di cottura sostenibili, come pentole a pressione. Molte ricette possono essere preparate attraverso metodi di cottura passivi (spegnendo il fuoco pochi istanti dopo l’ebollizione dell’acqua e cuocendo gli alimenti con il calore residuo): la ricerca sull’alimentazione sostenibile ha evidenziato un notevole risparmio grazie a questi ultimi!
Meno usa e getta, più prodotti riutilizzabili e riciclabili!
In un mondo sempre più rivolto alla comodità e alla semplicità, i prodotti monouso sono la norma nelle case dei consumatori. La sostenibilità in cucina si costruisce anche rinunciando a questi sistemi, per ridurre sprechi e rifiuti.
Quando non è possibile optare per alternative sfuse, puoi trovare soluzioni creative per riutilizzare alcune confezioni in cartone o plastica dei prodotti.
Utilizza contenitori ermetici al posto della pellicola trasparente e della carta argentata, come tappi in silicone per barattoli, tappetini lavabili da utilizzare come carta da forno e pellicola in cera d’api.
Sostituisci rotoli e tovaglioli di carta con panni e tovaglioli in stoffa. Per il lavaggio delle stoviglie esistono anche ottime spugnette biodegradabili in fibra naturale, che non disperdono microplastiche nell’ambiente.
Limita il più possibile l’utilizzo di piatti e posate in plastica e, quando puoi, consuma l’acqua del rubinetto conservandola in bottiglie in vetro e borracce termiche. Non solo questa non è dannosa per la salute, ma è anche più controllata.
Un’altra parola d’ordine per una cucina più sostenibile è infine riciclare!
Effettua una corretta raccolta differenziata, smaltendo ciò che non puoi riutilizzare e recandoti ai centri di raccolta per liberarti dei materiali ingombranti e dell’olio alimentare (da non versare assolutamente nel lavello!).